La Storia


8 Settembre- Festa della Madonna della Favara

I festeggiamenti in Onore di Maria S.S. della Favara si svolgono a Contessa Entellina il giorno 8 settembre di ogni anno. Il Vescovo di Girgenti, con decreto del 18 agosto 1660, autorizzò la processione per  solennizzare la festa della Madonna della Favara il giorno otto settembre di ogni anno. La festa oltre alla valenza religiosa per i Contessioti ormai ha assunto un valore culturale-folkloristico e tradizionale tale da creare nella piccola comunità un clima festosto che unisce tutti i compaesani, soprattutto coloro che per vari motivi sono emigrati all’estero o in altre parti d’Italia e che per l’occasione ogni anno ritornano per essere partecipi alla festa.
Dormizione della Madonna
Nelle due prime settimane di agosto, il clero greco con i fedeli, in preparazione della festa della Dormizione della Madonna (15 agosto), canta, nella chiesa della Madonna della Favara, la "Paraclisis", speciale ufficiatura bizantina dedicata alla Madre di Dio.
Da tradizione i festeggiamenti iniziano la mattina del giorno 1 settembre con l’alborata ,che tutti attendo con grande entusiasmo. In quel periodo il Paese, soprattutto nelle vie principali, là dove passerà la processione il giorno 8, viene ornato  da una maestosa illuminazione artistica, da ammirare anche nelle facciate delle due Chiese principali, la Chiesa di rito greco-bizantino e la Chiesa di rito romano o Chiesa  latina  che custodisce la statua della Madonna della Favara e la famosa “Vara” artistica.
Dal giorno 1, tutte le mattine fino al giorno 8, il cosiddetto “tamburinaru” della Banda Musicale compie il giro  del paese fungendo da sveglia e rimembrando a tutti i compaesani il clima di Festa; spesso il musicista viene accompagnato da molti ragazzi che ne  attendono fino a tarda notte l’arrivo  per compiere il rituale della “tamburinata”.
Nei giorni a seguire, oltre ai rituali religiosi, il Comitato dei festeggiamenti, grazie alle offerte che con spirito di grande devozione i cittadini devolvono, organizza vari eventi di spettacolo. Solitamente si cerca di amalgamare spettacoli di vario genere ed interesse, come commedie teatrali e spettacoli musicali, gruppi folk, artisti famosi  ecc..in modo da allietare l’armonia dei Contessioti e suscitare l’interesse e la partecipazione di tutte le generazioni.
Il giorno 7 ormai da consuetudine è il giorno dedicato alla Banda Musicale, vero e proprio patrimonio  del folklore Contessioto. Già di buon mattino i componenti della Banda compiono il giro per le vie del Paese suonando le varie marce  fino ad arrivare in Piazza Umberto I ed allietare con le  loro note i cittadini, che per l’occasione accorrono numerosi. Stessa cosa si ripete nelle ore pomeridiane. La sera invece è il momento del grande concerto in Piazza; Concerto che i componenti della Banda preparano per molto tempo dell’anno e che alla fine offrono  ai presenti con i pezzi dei migliori compositori della storia musicale.
L’ 8 settembre è il giorno più importante della Festa, è il giorno della processione, il giorno che i Contessioti  attendono per tutto l’anno. La mattina dell'otto di settembre il Vescovo , i preti e le più importanti autorità religiose  dell’Eparchia di Piana degli Albanesi (ricoperti da paramenti preziosi) accompagnati dalla Banda Musicale e dai fedeli, alcuni dei quali vestiti con i costumi albanesi, salgono in processione nella Chiesa Latina dove vengono attesi dai fedeli di rito latino e celebrano la funzione.
Nel pomeriggio la statua della Madonna viene posta nell’artistica “Vara” e viene impreziosita con molti oggetti e gioielli in oro donati nei secoli dai devoti. L’attuale statua della Madonna della Favara, scolpita da Benedetto Marabitti di Chiusa nel 1652, in molti aspetti (viso e posizione delle mani di Gesù Bambino e della Madonna, ecc.) assomiglia perfettamente alla Odigitria di Calatamauro, il mosaico esposto alla Galleria Regionale di Palermo (via Alloro). La statua é stata restaurata nel 1978 (eliminate le crepe del legno e rifatta l'indoratura). L’artistica “Vara” del 1838 è stata  costruita col contributo di tutti i Contessioti (170 onze). La “Vara”, opera di particolare interesse storico-artistico soggetta  alla tutela della Soprintendenza alle Belle Arti, é stata restaurata nel 1984.


Di sera i cosiddetti “Portatori “ si preparano ed in numero considerevole ( circa 60) caricano sulle loro spalle la vara portandola  in processione per le vie del paese. Prima sfilano le autorità  ecclesiali seguite dai fedeli disposti in due lunghe file e dopo di essi la “Vara” con al seguito la Banda Musicale e le numerose persone che accorrono  per ammirare il clima festoso e le emozioni che esso riesce a suscitare. Durante la processione vengono effettuate numerose fermate dove si prega e si canta, in una di queste  vengono effettuati i giochi pirotecnici, momento di attrazione unico che ogni anno si ripete con forme e colori sempre diversi.
Alla fine i "Portatori" stremati si esibiscono nella salita davanti la Chiesa Latina, prima di entrare, "in un sali e scendi" con la "Vara" che, considerando la stanchezza, assume spesso toni drammatici… ma loro salgono e scendono di corsa ogni anno per nove volte e anche più, vincendo le resistenze di quelli che unendosi in una catena umana vorrebbero portare la "Vara" dentro  la Chiesa… alla fine, però, è proprio la catena umana a "vincere", la Vara viene posta sul sagrato e la gente accorre per prendere un lembo di bambagia strofinato sulla fronte della Madonna e per pregare un'ultima volta.
I festeggiamenti si concludono il giorno 9, quando ogni anno in contrada Giarrusso, nella periferia del paese si tiene la storica fiera degli animali seguita dalla fiera tradizionale di oggetti vari. La sera in quanto serata conclusiva è il momento del grande evento che consiste spesso  nello spettacolo di maggior spessore con l’esibizione  di  artisti e/o musicisti di rilievo nazionale.
La festa dell’8 settembre rappresenta un momento unico per l’intera comunità Contessiota, che da sempre con grande devozione ha dato continuità a questi momenti di allegria e gioia condivisa; una festa piena di Storia, la storia di un piccolo paese che vogliamo con caparbietà conservare e far ringiovanire sempre di più.